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Cestini di Parmigiano
I cestini di Parmigiano sono la quintessenza dell’eleganza culinaria, trasformando qualsiasi piatto in un’opera d’arte gastronomica. Originariamente concepiti come antipasto, ora sono protagonisti anche nei primi e nei secondi piatti. Riempiti con una miriade di ingredienti, offrono un’esplosione di sapori in ogni morso. Con la loro croccantezza irresistibile e la loro versatilità senza pari, i cestini di Parmigiano sono un’aggiunta imprescindibile a qualsiasi tavola.
Ecco gli ingredienti per 4 persone:
- parmigiano grattuggiato
- carta da forno
- Difficoltà: Molto Facile
- Preparazione: 5 min
- Cottura: 5 min
- Dosi per: 4 persone
- Costo: Medio
Per la preparazione delle cialde, il parmigiano dev’essere grattugiato e possibilmente senza residui di crosta.
Ricoprite la leccarda del forno o una padella con un foglio di carta forno e con un cucchiaio create tanti piccoli cerchi di formaggio grattugiato. Lasciate un pochino di spazio tra una cialda e l’altra in modo che in cottura non si tocchino.
Infornate la leccarda in forno caldo ventilato a 160 gradi per circa 5 minuti oppure mettete la padella sul fuoco.
Sono pronte quando il formaggio sarà sciolto in modo uniforme.
Sfornatele e lasciatele raffreddare prima di toccarle oppure mettetele sul fondo di una ciotola o di un bicchiere capovolti e fategli prendere la forma.
Quando sono fredde togliete la carta da forno.
Con le cialde potete arricchire insalate fredde, primi piatti, patate, mousse, formaggi…
Potete conservarle in frigorifero chiuse in un sacchetto di plastica per alimenti anche per un paio giorni, vi basterà separarle con della carta forno.
Zuppa di Cipolle
La zuppa di cipolle, conosciuta anche come soupe à l’oignon, è uno dei simboli culinari più amati della Francia. Questo piatto, nato dalle umili origini della tradizione contadina, è diventato un’icona della cucina francese, celebrato in tutto il mondo per la sua semplicità e la sua straordinaria bontà.
Le radici della zuppa di cipolle affondano nel tempo dell’Impero Romano, quando le cipolle erano uno degli ingredienti più comuni nelle cucine popolari. È proprio dalle vie polverose dell’antica Roma che possiamo tracciare le prime tracce di questo piatto umile ma incredibilmente saporito. Una ricetta risalente al 230 d.C., conservata nel De re conquinara, ci offre uno sguardo affascinante su come le cipolle fossero utilizzate per creare piatti deliziosi anche allora.
Sebbene le radici della zuppa di cipolle siano antiche, è nel XVII secolo che questo piatto si trasforma nella sua forma moderna, grazie agli innovativi cuochi francesi. I crostini croccanti, il brodo di manzo ricco e le cipolle caramellate diventano i protagonisti indiscussi di questa prelibatezza culinaria.
Ma la storia della zuppa di cipolle non è solo fatta di fatti storici; è avvolta anche da leggende misteriose e affascinanti. Si dice che Luigi XV, re di Francia, abbia creato questo piatto utilizzando solo cipolle, burro e champagne, durante una notte nella sua tenuta di caccia. Tuttavia, altre fonti suggeriscono che il vero artefice di questa delizia potrebbe essere stato il duca di Lorena, Stanislao Leszczynski, il quale, incantato da una versione della zuppa servita in un albergo di Versailles, insistette affinché il cuoco gli insegnasse i segreti della sua preparazione.
La storia della zuppa di cipolle non si limita alla sola Francia; si intreccia anche con l’Italia, in particolare con la figura di Caterina de Medici. Si racconta che sia stata proprio lei a portare questo piatto in Francia nel 1533, quando sposò re Enrico II d’Orléans. I cuochi francesi, ispirati dalla ricetta toscana, trasformarono la zuppa di cipolle in una delle pietanze più amate della tradizione gastronomica francese.
Oggi, la zuppa di cipolle continua a deliziare i palati di tutto il mondo con la sua cremosità avvolgente e il suo sapore irresistibile. Sebbene possa essere stata reinterpretata da chef di fama mondiale in chiave gourmet, nulla batte la semplicità e l’autenticità della ricetta originale francese. Preparata con ingredienti semplici ma di qualità, la zuppa di cipolle è perfetta da gustare in qualsiasi occasione, accompagnata da un calice di vino bianco, per un’esperienza gastronomica indimenticabile che unisce passato e presente in un abbraccio di gusto e tradizione.
Ecco gli ingredienti per 4 persone:
- cipolle bianche o dorate 600gr
- brodo vegetale o carne 1 lt
- burro 50 gr
- farina 00 300 GR
- olio EVO 30 ml
- zucchero 5 gr
- alloro 1 foglia
- sale e pepe q.b.
- Gruyere 100 gr
- 2 baguette piccole
- Difficoltà: Facile
- Preparazione: 10 min
- Cottura: 70 min
- Dosi per: 4 persone
- Costo: Medio
Come preparare la zuppa di cipolle
Inizia la preparazione della zuppa di cipolle sbucciando e affettando sottilmente le cipolle su un tagliere. Per evitare di lacrimare durante il taglio ti suggeriamo di bagnare il coltello oppure tenere le cipolle per una mezz’ora in freezer prima di tagliarle.
In una casseruola capiente riunisci l’olio, l’alloro e il burro, quindi lascialo fondere dolcemente.
Non appena il burro si sarà sciolto, trasferisci le cipolle nel tegame, aggiusta di sale e lasciale appassire su fiamma bassa, coperte con un coperchio, per circa 20 minuti.
Quando le cipolle si saranno caramellate, unisci la farina e lo zucchero, mescola con un mestolo di legno e lascia andare ancora per due minuti. Versa poi il brodo vegetale, poco alla volta e sempre continuando a mescolare, quindi copri nuovamente con il coperchio e prosegui la cottura su fiamma bassa per 50 minuti. Al termine, le cipolle dovranno essere morbide, quasi sfaldate; se così non fosse, prolunga di qualche minuto il tempo di cottura. Se necessario, aggiusta di sale e di pepe.
Prepara ora i crostini: taglia il pane a fettine, sistemale su una teglia e tostale in forno a 200 °C fino a doratura.
A questo punto distribuisci la zuppa nelle cocotte individuali, sistema le fette di pane tostato in superficie e cospargile con il gruyere grattugiato. Fai gratinare sotto il grill del forno, fino a quando il formaggio non si sarà sciolto, ci vorranno pochi minuti.
La zuppa di cipolle è pronta: porta in tavola e servi ben calda.
La zuppa di cipolle, non gratinata, si conserva in frigorifero, all’interno di un contenitore ermetico, per 2 giorni massimo; poco prima di servirla, guarniscila con il pane tostato e il formaggio e passala in forno.
Fonduta
Nascendo tra le maestose cime delle Alpi, la fonduta è un’icona culinaria amata in tutto il mondo. Originaria delle valli svizzere ma abbracciata con passione anche da Italia e Francia, incarna l’essenza della convivialità e del buon cibo.
La fonduta è più di un piatto; è un’esperienza sensoriale: una pentola fumante, colma di formaggio fuso a pasta dura, pronta ad accogliere pezzi di pane croccante o morbide patate, immerse con cura da forchette apposite. L’origine della fonduta è oggetto di dibattito, con leggende che la attribuiscono sia alla nobiltà torinese che alle valli svizzere. Tuttavia, è la Valle d’Aosta che ha conquistato il titolo di patria della fonduta, grazie alla sua Fontina DOP, l’ingrediente che conferisce a questo piatto il suo carattere unico e inconfondibile.
Non importa se si crede che la fonduta abbia origini italiane o svizzere; ciò che conta è il suo impatto duraturo sulla cultura gastronomica delle Alpi. Dalle fredde serate invernali alle calde giornate estive, la fonduta è sempre ben accolta, portando con sé il suo irresistibile mix di comfort e gusto. Perché quando si tratta di fonduta, non si tratta solo di mangiare, ma di creare ricordi duraturi intorno a un tavolo imbandito di gioia e sapore.
Ecco gli ingredienti per 4 persone:
- fontina 400 gr
- latte intero 400 gr
- tuorli di uova medi n° 4
- burro 30 GR
- pepe nero q.b.
- Difficoltà: Facile
- Preparazione: 2 ore e 20 min
- cottura: 40 min
- Dosi per: 4 persone
- costo: basso
Per preparare la fonduta alla Valdostana per prima cosa eliminate la crosta esterna della fontina, quindi affettatela sottilmente. Trasferite il formaggio in una pirofila rettangolare e versate il latte sopra.
Coprite con della pellicola per alimenti e lasciate in frigo per una notte. Trascorso il tempo di riposo in frigo, scolate il formaggio dal latte attraverso un colino e tenete da parte il latte. In una bastardella, appoggiata a un tegame per la cottura a bagnomaria, ponete il formaggio scolato. Sciogliete il formaggio a fuoco medio mescolando con un cucchiaio di legno.
All’ inizio vedrete una massa, poi piano piano si scioglierà e diventerà più fluida. A questo punto versate i tuorli uno alla volta, e mescolate di continuo. Incorporate anche il burro freddo e proseguite a mescolare. Pepate a piacere la fonduta alla Valdostana e mescolate ancora.
A questo a punto versate circa 100 g del latte tenuto da parte, regolate la dose in base alla consistenza della fonduta che non deve essere nè troppo liquida nè troppo compatta. In totale la cottura richiederà circa 30 minuti. Una volta pronta, versate la fonduta nel tipico tegame per fondute il cacquelon, con un fornellino sul fondo che terrà in caldo la fonduta e ne preserverà la consistenza fluida, spolverate ancora con del pepe e servite subito la fonduta alla Valdostana.
Consigliamo di consumare subito la fonduta, se dovesse avanzare, conservatela in frigo e riscaldatela prima di servirla. E’ sconsigliata la congelazione.
La fonduta risulta molto sapida pertanto non è prevista l’aggiunta del sale. Accompagnate la fonduta con patate novelle lessate o crostini di pane tostato. Per conferire un tocco gourmet, insaporite la fonduta con scaglie di tartufo!