
La Puglia non è solo mare cristallino, ulivi secolari e piatti della tradizione: è anche una terra di formaggi unici, che raccontano storie di masserie, transumanze e antichi saperi. Su suggerimento dell’amico Riccardo Quagnano, che per anni ha commerciato salumi e prodotti caseari nel Leccese, vogliamo portarvi alla scoperta di alcuni tesori caseari pugliesi meno conosciuti, ma degni di grande attenzione. 🧀✨




🧀 Il Caciocavallo Occhiato: Un Tesoro del Sud! 🇮🇹
Parente stretto del Caciocavallo, il Caciocavallo Occhiato è un formaggio tipico di Puglia e Campania, noto per la sua caratteristica occhiatura dovuta alla fermentazione propionica. Prodotto tutto l’anno, si presenta con la classica forma a testina o a schiena d’asino. Il suo sapore evolve con la stagionatura: dolce nei primi 30-45 giorni, più deciso e leggermente piccante con il tempo. La sua pasta giallo paglierino è morbida ma compatta, con una struttura unica e aromi che spaziano dal burro alla frutta secca! 😋

Pallone di Gravina: il gigante della Murgia
Dalla zona dell’Alta Murgia arriva un formaggio dalla forma sferica e dalla pasta dura e filata: il Pallone di Gravina. Con una stagionatura di almeno quattro mesi e un peso che può superare i 10 chili, è una rarità prodotta da pochi caseifici locali. Il suo sapore pieno e avvolgente lo rende perfetto per accompagnare taglieri di salumi o per essere gustato grigliato. E, come ogni buon formaggio pugliese, ha il suo abbinamento ideale nei vini locali: bianchi e rosati per il meno stagionato, rossi per quello più maturo. 🍷

Pampanella: il budino di latte che profuma di fico
Un nome poetico per un formaggio dalla consistenza sorprendente. La Pampanella, prodotta dal 1700 nelle province di Taranto, Brindisi e Lecce, è un formaggio fresco a pasta semiliquida che richiama la cremosità dello yogurt o del budino. La sua particolarità? La cagliata non viene rotta, e il formaggio è servito con una foglia di fico, che dona un contrasto tra dolce e amaro semplicemente irresistibile. Un prodotto da consumare freschissimo, per un’esperienza gustativa unica. 🍃

Il Vaccino: dal fresco al grattugiato
Semplice nel nome, ma ricco nelle varianti, il formaggio Vaccino è prodotto in tutta la Puglia e si presta a molteplici usi. Nella versione fresca è dolce e delicato, perfetto con vini bianchi fruttati; quando stagionato diventa più intenso, sviluppa una crosta dura e può essere utilizzato anche come formaggio da grattugia. Un vero passepartout della cucina pugliese! 🍽️

Pecorino di Maglie: il tempo che dona carattere
Questo pecorino è una testimonianza vivente della tradizione casearia pugliese. Prodotto da ottobre a maggio con latte ovino intero e crudo, viene ancora oggi lavorato con utensili in legno. Fresco è dolce e morbido, mentre dopo otto-dieci mesi di stagionatura assume un sapore più deciso, tendente al piccante. Si presta sia come formaggio da tavola che da grattugia, ed è il compagno perfetto di un buon rosato o di un rosso intenso. 🍇
Canestrato pugliese: il re della tradizione
Non si può parlare di formaggi pugliesi senza menzionare il Canestrato, che prende il nome dai caratteristici canestri di giunco in cui viene posto a stagionare. Il sapore robusto e la consistenza compatta lo rendono ideale da grattugiare sulla pasta al ragù o da accompagnare con fave e verdure locali. Un formaggio che profuma di storia e di autenticità! 🏺
La Burrata di Andria IGP è un gioiello caseario pugliese! 🧀✨
Morbida, cremosa e irresistibile, è composta da un sacchetto di pasta filata ripieno di stracciatella, un mix goloso di panna e sfilacci di mozzarella. 😋 Il suo gusto dolce e delicato, con note di latte e burro fresco, la rende perfetta da gustare al naturale o con pomodori e olio extravergine d’oliva. 🍅🥗 Si abbina splendidamente a vini bianchi freschi locali, esaltando tutto il sapore autentico della Puglia! 🍷☀️



Il caso curioso del Rodez: il “parmigiano francese” che parla pugliese
Tra i formaggi più utilizzati in Puglia, ce n’è uno che in realtà… è francese! Il Rodez nasce negli anni ’60 da un’idea di importatori pugliesi, che si rivolsero alla cittadina di Rodez, in Occitania, per colmare la mancanza di formaggi a pasta dura in regione. Il risultato fu un formaggio dal gusto leggermente piccante, che in Puglia è diventato un must, al punto da essere ribattezzato con un accento tutto italiano. Spesso usato grattugiato sulla pasta, è conosciuto come il “parmigiano francese”. Ma attenzione: per essere certi di avere l’originale, cercate il marchio impresso sulla crosta! 🔍

Conclusione: una Puglia tutta da scoprire (e da assaporare!)
Questi formaggi raccontano una Puglia autentica, lontana dai soliti circuiti turistici, ma ricca di sapori da riscoprire. Ogni prodotto è il risultato di secoli di tradizioni e saperi tramandati di generazione in generazione. E voi, quale di questi formaggi vi incuriosisce di più? 😋
