La Ribellione Gustosa dei Formaggi: Storia di Coraggio e Tradizione


Nelle affascinanti valli che si estendono da Bergamo verso la Valtellina, si cela un mondo di formaggi dai sapori impavidi e dalle storie avvincenti. In questo territorio, dove la produzione casearia è una tradizione millenaria, si ergono fieri i “Principi delle Orobie”, un’élite di formaggi che sfida il tempo e le mode con il loro carattere irriducibile. La loro storia è fatta di sacrifici, di passioni, di ribellioni.

Si narra di un formaggio che ha sfidato le convenzioni, rimanendo saldo nelle proprie tradizioni nonostante le pressioni del mercato e i cambiamenti del tempo. Questo formaggio è lo Storico Ribelle, un autentico emblema della resistenza casearia.

Ma andiamo con ordine. Bergamo e le sue valli sono un vero e proprio paradiso per gli amanti del formaggio. Qui, nove formaggi DOP si ergono come pilastri di una tradizione senza eguali in Italia. Tuttavia, è stata necessaria un’impresa titanica per unire queste eccellenze sotto un’unica bandiera, quella dei “Principi delle Orobie”. Questo lavoro di amalgama è stato reso possibile grazie alla tenacia e alla passione dei produttori e degli allevatori locali, determinati a preservare le antiche tradizioni e a valorizzare il territorio che tanto amano.

Al centro di questa epopea casearia si erge lo Storico Ribelle, una vera e propria leggenda tra i formaggi. La sua storia è quella di una ribellione contro l’omologazione, contro la perdita delle radici. Tutto ebbe inizio con il Bitto, il formaggio tradizionale delle valli di Gerola e Albaredo. Il consorzio Bitto DOP, con l’intento di ampliare la sua diffusione sul mercato, propose modifiche al disciplinare di produzione, snaturando alcune pratiche tradizionali. Fu così che alcuni produttori, fedeli alle antiche metodologie e alla genuinità del prodotto, si ribellarono, dando vita allo Storico Ribelle.

Oggi, lo Storico Ribelle è un Presidio Slow Food, simbolo di autenticità e qualità, viene prodotto esclusivamente nei mesi estivi in alpeggio: il bestiame costituito da vacche da latte (tradizionalmente di razza bruno alpina) e da capre (di razza orobica autoctona della Valgerola) viene condotto sui pascoli nel mese di giugno e vi resta fino a settembre.

Le capre e le vacche si nutrono esclusivamente del pascolo alpino, è rigorosamente vietato integrare con mangimi e insilati; l’ambiente delle prealpi Orobie, per esposizione, per la abbondanza di corsi d’ acqua e per le variazioni altimetriche, presenta una varietà floreale che conferisce al latte proprietà nutrizionali di qualità superiore.

La biodiversità dell’ambiente montano, con i suoi profumi e aromi, conferisce caratteristiche uniche a ciascuna forma di Storico prodotta nei 12 alpeggi del Consorzio di Salvaguardia.

Prodotta secondo un decalogo rigoroso, questa prelibatezza si distingue per la lavorazione a munta calda entro 20 minuti dalla mungitura, la stagionatura nelle casere di legno e il divieto assoluto di utilizzare fermenti durante la lavorazione. Ogni forma di Storico Ribelle è un pezzo unico, che porta con sé l’anima delle valli e dei pascoli dove è stato prodotto.

Ma lo Storico Ribelle non è solo un formaggio, è un’autentica esperienza sensoriale. La sua pasta compatta e dal sapore deciso, arricchita da note di erbe di montagna e di pascolo, cattura i sensi e trasporta il palato in un viaggio attraverso le vette delle Orobie. La sua stagionatura, che può superare anche i 10 anni, conferisce al formaggio una complessità e una profondità uniche, rendendolo uno dei tesori gastronomici più preziosi dell’Italia.

In conclusione, lo Storico Ribelle è molto più di un formaggio: è un simbolo di resistenza, di passione e di autenticità. Nelle sue forme si racchiudono secoli di tradizione e di impegno, e ogni assaggio è un omaggio alle terre generose delle Orobie. Che sia gustato da solo o accompagnato da altri prodotti locali, lo Storico Ribelle è destinato a conquistare i cuori e i palati di chiunque abbia la fortuna di assaggiarlo.

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